Una partita a… Vanuatu
In Vanuatu, edito in italiano lo scorso anno dalla Asterion, i giocatori sono degli abitanti dell’isola che devono cercare di prosperare il più possibile durante gli 8 turni di gioco (cosa assai difficile in quell’isoletta del Pacifico dalle scarse risorse). Stiamo parlando di un altro gioco tedesco di piazzamento e gestione risorse, giocabile in gruppo da 3 fino a 5 persone.
Per poter prosperare è necessario gestire al meglio le poche risorse naturali dell’isola, cercare qualche tesoro perduto in fondo al mare, fare disegni sulla sabbia, accogliere i pochi turisti e far soldi; come far soldi? Commerciando e facendo visitare le isole ai turisti stessi.
Ad ogni turno l’arcipelago si espande con isole e tratti di mare; i giocatori piazzano come preferiscono i 5 gettoni che hanno a disposizione sulle varie azioni disponibili: muovere le proprie barche, costruire capanne sulle isole, pescare pesci da vendere al mercato, cercare tesori sommersi, disegnare sulla sabbia, portare turisti sulle isole, comprare risorse o riposare.
Ed ora? Beh, solo chi avrà la maggioranza di gettoni su un’azione la potrà fare! Ecco la particolarità del gioco, che permette forte interazione tra i giocatori, atta ad ostacolare gli avversari. Infatti se non si è in maggioranza da nessuna parte, è necessario rimuovere tutti i gettoni da un’azione a scelta e abbandonare quindi la speranza di poterla fare.
All’inizio di ogni turno ogni giocatore sceglie tra una decina di carte personaggio, ognuna delle quali dà un bonus che può spaziare dal poter costruire pagando meno al poter vendere incassando di più, dal poter fare un’azione anche se non si ha la maggioranza al poter ricevere una risorsa in più.
Al termine degli 8 turni di gioco chi avrà raggiunto il maggior punteggio di prosperità sarà il vincitore; in breve Vanuatu è un gioco di strategia, maggioranze e gestione risorse con forte interazione tra i giocatori.
Devo dire che il gioco mi è piaciuto molto: gira bene, bei materiali, interessanti meccaniche, non troppo lungo e facile da spiegare. Certo, se ad uno non piace l’interazione e la possibilità che la strategia che aveva in mente salti perché altri giocatori gli han bloccato l’azione allora il gioco non fa per lui… 😉
A presto!
Scritto da Gianowen